giovedì 30 maggio 2013

Tante le recensioni per il nostro Gagster:

1 parte

Gagster apparecchia in gran velocità un piacevole picnic al quale prendono parte i Jethro Tull così su di giri che li diresti sotto effetto di viagra (Tangosh), gli Animal Collective di 'Feels' in mutande e
cannottiera (Fight Night), un Devendra Banhart ballerino da saloon (Badroom), i Grandaddy euforici in improbabili abiti alt-country (Gypsies on the cars), i Violent Femmes che, pur raffredati, fanno di tutto
per non disertare il raduno (Zoolander)... (BLOW UP)

Gagster sarà uno degli album più divertenti dell'anno. Perchè per The Shak&Speares, band partenopea che fonde lo stile dello ska nostrano con un tocco british, la parola d'ordine è follia. (KULT MAGAZINE)

... così Gagster (...) dimostra la buona lungimiranza di quanti avevano visto nel quartetto di Pompei una possibile protagonista per il futuro del nostro rock 'alternativo'... (IL MUCCHIO)

...è un punk dolcemente sconnesso, quasi rock‘n’roll dalle tinte vagamente folk ma roba buona, garantiamo....pare di rivedere i Modest Mouse di “The Lonesome Crowded West”. Ma è solo un’impressione poiché, se di somiglianza si tratta, è semplicemente perché gli The Shak & Speares ci arrivano facendo un percorso diverso: niente pop sporcato dal blues alterato dai primi vagiti emo ma un semplice euro-folk filtrato dal punk. (ONDAROCK)

continua

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